Roma, 15 ott (Velino) - “No, nessuna espulsione. Si tratta solo
di avere regole certe”. La posizione dei bersaniani per quanto riguarda il
“caso Binetti” è espressa chiaramente da questa dichiarazione di Enrico Letta,
rilasciata al VELINO, a margine di un convegno sull’innovazione tecnologica
svoltosi questo pomeriggio a Roma. “Si passa sempre da un eccesso all’altro:
dal laissez-faire assoluto ad un autoritarismo di stampo comunista. Come ha
detto Bersani si devono soltanto definire i temi su cui lasciare libertà di
coscienza e quelli sui quali seguire le linee del partito”, ha ribadito Gianni
Pittella, vicepresidente del Parlamento europeo, ospite dello stesso convegno.
I due sostenitori di Bersani, invece, si sono espressi anche sul cosiddetto
“lodo Scalfari”, ossia la proposta del fondatore di Repubblica di
indicare come nuovo segretario colui che avrà preso più voti alle primarie del
25 ottobre anche se non avrà raggiunto il 50 per cento dei voti così come
prevede lo statuto del partito. Se per Gianni Pitella “non si cambiano le
regole in corsa”, per Enrico Letta questa è una “proposta ragionevole”, ma
entrambi ritengono che, senza modificare appunto il regolamento, nel caso di
ballottaggio all’assemblea nazionale il candidato sconfitto alle primarie debba
comunque appoggiare l’avversario vincente.
(spk) 15 ott 2009 19:40
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