Roma - Nuove defezioni in vista nel gruppo finiano
Roma - Non solo a Montecitorio si sono registrati nei mesi scorsi “cambi di casacca”. Rispetto all’inizio della legislatura, diversi gruppi del Senato hanno cambiato la loro consistenza numerica. Anche se il tourbillon è stato di entità inferiore rispetto a quello di Montecitorio. Il Popolo della libertà nel 2008 partiva da 146 senatori e ora si ritrova con 10 senatori in meno (dopo il ritorno - non ancora formalizzato - dei finiani Francesco Pontone e Giuseppe Menardi che ha determinato lo sfaldamento del gruppo Fli a Palazzo Madama). Al momento i finiani a Palazzo Madama sono di fatto otto - numero non sufficiente per formare un gruppo a sé. Ma altre importanti defezioni sono annunciate nelle prossime ore. A lasciare il Pdl sono stati, oltre ai dieci finiani (poi divenuti otto), altri tre senatori: Enrico Musso (ora nel gruppo misto), Adriana Poli Bortone e Vincenzo Galioto che sono passati col gruppo Udc-Svp-Autonomie. In compenso Sebastiano Burgaretta Aparo, ex Mpa, è andato a rafforzare le file del Pdl. Il gruppo della Lega Nord non ha avuto alcun mutamento. Il Partito democratico ha avuto dieci defezioni: Achille Serra, Luciana Sbarbati, Dorina Bianchi sono passati col gruppo Udc-Svp-Autonomie. mentre Francesco Rutelli, dopo aver dato vita alla componente del gruppo misto Alleanza per l’Italia (Api), è stato seguito da Franco Bruno, Riccardo Milana, Emanuela Baio (appena staccatasi dai democrat) e Claudio Gustavino (il quale ora è nel gruppo che comprende l’Udc). Riccardo Villari si è iscritto al gruppo misto tout court, mentre Maurizio Fistarol ha aderito al movimento Verso Nord di Massimo Cacciari, collocandosi sotto tali insegne nel misto. L’Italia dei Valori ha perso due senatori: Giuseppe Astore (misto) e Giacinto Russo (Api).
La storia dell’Unione di Centro, tra ingressi e uscite, è stata più articolata. Nel 2008 l’Udc superò la fatidica soglia dell’8 per cento solo in Sicilia e furono eletti solo in tre. Si trattava di Giuseppe D’Alia, Antonello Antinoro e Salvatore Cuffaro. Il primo è capogruppo di Udc-Svp-Autonomie, il secondo, invece, è stato sostituito da Salvatore Cintola, a sua volta sostituito da Burgaretta Aparo. Cuffaro si è dimesso dopo la sentenza di condanna per favoreggiamento nei confronti della mafia e al suo posto è subentrata Maria Pia Castiglione che ha aderito ai Popolari per l’Italia di domani e si è iscritta al gruppo misto In quota Udc sono nel gruppo con Svp e Autonomie Serra, Galioto, Gustavino e Bianchi. Ma su tale gruppo pende l’annuncio dei tre autonomisti sudtirolesi: i senatori Svp guidati da Helga Thaler hanno recentemente annunciato la loro fuoriuscita dal gruppo con Udc e Autonomie per dare vita a una componente autonoma.
(spk) 21 Febbraio 2011 20:05
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