Roma - I nove nuovi ingressi nel governo alimentano i malumori di chi aspirava a un posto da sottosegretario. Tra i Responsabili esclusi c’è Francesco Pionati, leader dell’Alleanza di centro, a cui "è stato chiesto di fare un momentaneo passo indietro per consentirci di uscire dall'impasse e cominciare a rafforzare la squadra di governo. A lui va il ringraziamento per il senso di responsabilità dimostrato, un comportamento che – assicura il coordinatore Pdl Denis Verdini - di certo sarà premiato appena possibile". Tra i delusi si annovera anche Giuseppe Galati, esponente insieme a Mario Baccini del movimento dei Cristiano popolari: i due “prendono atto” del fatto che il premier non ha mantenuto gli impegni presi. Ad ogni modo, secondo i Responsabili Silvano Moffa e Luciano Sardelli ci sono ancora margini per ulteriori ingressi in un breve futuro. Per Moffa le nomine di oggi sono solo “un primo assestamento, ci sono spazi che vanno ancora occupati. Ma non credo che tra noi ci siano delusi, questa questione non va guardata come una occupazione di posti da parte dei responsabili". Anche per il capogruppo alla Camera Sardelli “C'è spazio per un recupero nei tempi supplementari, basta avere forza e calma”. Da parte dell’opposizione non sono, invece, mancate dure critiche verso quello che viene definito da Italo Bocchino “il prezzo previsto per il passaggio mercenario in maggioranza di alcuni parlamentari".
Reazioni previste dal premer Berlusconi, che nel corso della conferenza stampa mattutina a Palazzo Chigi ha detto: "Ci saranno tante ironie ma non mi sembrano fondate perché i sottosegretari fanno parte della terza gamba, del gruppo formato alla Camera in sostituzione del Fli, che ha liberato posti nel governo ed era logico assegnarli al gruppo che ha sostituito Fli e consente al governo di operare in Parlamento con una maggioranza coesa e sicura". Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani ha invece attaccato il governo parlando di “sceneggiate” nel Consiglio dei ministri odierno. “C'e' stata un'altra frustata per lo sviluppo, - ha detto Bersani riferendosi alle misure economiche presentate oggi dal governo - la quindicesima, ma lo sviluppo non se n'è accorto. Si sviluppano i sottosegretari e non l'Italia. Si è trattato di un'altra aspirina, misure pleonastiche, alcune fanno addirittura male. Non c'è niente per l'Italia". Anna Finocchiaro, capogruppo Pd al Senato, ha parlato di “mercato delle vacche”, attaccando in particolare le nomine dell’ex fli Giampiero Catone e dell’ex veltroniano Massimo Calearo. "L`antico omonimo del neo sottosegretario Catone non avrebbe dubbi: uno spettacolo penoso che lo farebbe rivoltare nella tomba. Certo– ha continuato la Finocchiaro –, i nomi non lasciano ben presagire, con nove sottosegretari scelti un po` a caso e la spruzzata finale di Massimo Calearo nominato a consigliere del premier per l`export: veramente un modello da esportare”. Secondo Antonio Di Pietro:"Più che di rimpasto di governo si tratta di un atto di corruzione politica e istituzionale. Si tratta del pagamento di una tangente, ma nel nostro Paese non è previsto come reato. E` il frutto di un ricatto - prosegue -, di un accordo scellerato che in un Paese normale, in uno stato di diritto, dovrebbe comportare lo scioglimento delle Camere e la revoca dell'incarico al presidente del Consiglio”.
(spk) 05 Maggio 2011 19:42
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