Roma - “Ho sempre teorizzato che Di Pietro in fondo è berlusconiano, più berlusconiano dei suoi avversari. Di Pietro è l’altra faccia del berlusconismo, è popolare, è carismatico e quindi il dialogo tra loro è comprensibile”. Alessandro Amadori, fondatore di Coesis Research, ne è convinto: Berlusconi e il suo acerrimo avversario Di Pietro “si assomigliano come personalità”. “Di Pietro è un leader pragmatico – così il sondaggista spiega al VELINO il cambio di strategia dipietrista - nel senso che volta per volta adatta le sue posizioni al momento, sceglie l’approccio tattico più utile per mantenere in vita il dipietrismo. Di Pietro è dipietrista”. La sua nuova svolta “sembra essere controproducente, in prospettiva può indebolirlo”.
Sul rapporto tra il leader dell’Italia dei valori e sul suo pupillo, il neosindaco di Napoli Luigi De Magistris, Amadori ha le idee chiare: “De Magistris è un antagonista interno, è un altro ‘berlusconiano’ e quindi Di Pietro ha applicato la regola che due galli nello stesso pollaio non possono convivere. È un personaggio che ha catalizzato un certo sentiment protestatario. È il nuovo masaniello che la città voleva”, ma quella dei rifiuti di Napoli – conclude Amadori - “è una sfida pericolosa quanto per De Magistris che per Di Pietro e può indebolire l’Idv”.
(spk) 24 Giugno 2011 20:01
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