sabato 28 gennaio 2012

POL - La settimana sociale presentata ai cattolici del Pd

Roma, 20 mag (Il Velino) - I franceschiniani si incontrano in vista della prossima settimana sociale della Chiesa, Solidarietà binomio tra realismo e speranza. Sono questi i temi su cui i cattolici democratici del Pd si sono confrontati in occasione del convegno “La cultura politica democratica e la sfida del bene comune: società e istituzioni” organizzato da LIBERTA'eguale e moderato dal senatore Stefano Ceccanti. Convegno che ha preso in esame il testo che sarà presentato alla Settimana sociale dei cattolici italiani che si terrà in ottobre a Reggio Calabria “ Il nostro Paese, soprattutto al Sud, risulta un Paese bloccato, diseguale, fatto in gran parte di corporazioni. Dobbiamo fare un'operazione verità, cioè dire le cose come stanno anche se fa male e chiedersi se è possibile oggi avere una visione del nostro Paese per i prossimi dieci, vent'anni? Dobbiamo però ridurre la politica allo stato laicale nel senso che deve tornare al suo spirito originario”, ha spiegato Edoardo patriarca, segretario generale delle Settimane sociali dei cattolici italiani. “Nell'ultima enciclica – ha spiegato Patriarca - il Papa ha scritto che la crisi può essere un'occasione per dare il meglio. Anche il Sud deve capire che se non ha infrastrutture è anche perché i soldi sono stati mal spesi. Noi però crediamo che la globalizzazione è un'opportunità e che questo Paese ce la possa fare”.

Luca Diottallevi, organizzatore della Settimana sociale, invece ha posto l'accento sul significato reale di bene comune che notoriamente è visto come il fine ultimo della politica, ma per la Chiesa al bene comune non concorre solo lo Stato. Da questo punto di vista la Chiesa ha una visione più pluralista nella quale la politica non è il tutto. “La nostra non è una lista di lagnanze ma ha intenzione di porre un'alternativa ai problemi. Alternative eticamente rilevanti. È perciò sbagliato declinare la solidarietà in assistenzialismo. Ci sono poi questioni urgenti su cui la politica non può fare nulla: educazione. Nel nostro Paese bisogna rilegittimare l'autorità docente e genitoriale. Autorità non elette democraticamente. Nel mondo del lavoro non basta il ruolo dello Stato ma sono importanti anche il ruolo dei sindacati e degli imprenditori. Il tema delle riforme istituzionali, infine, non può riguardare solo la Lega” ha spiegato Diottallevi.

(spk) 20 mag 2010 19:47

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