domenica 29 gennaio 2012

PD, ASSE CHIAMPARINO-RENZI CONTRO LA STRATEGIA DELLA “SANTA ALLEANZA”

Roma - I due sindaci chiedono a Bersani di concentrare l'attenzione sul messaggio propositivo da lanciare al paese

Roma - No alla “Santa alleanza”: è convergente l’indicazione di due esponenti di punta del Pd, i sindaci di Torino e Firenze Sergio Chiamparino e Matteo Renzi, che oggi si sono ritrovati a Roma per una lezione comune organizzata dalla scuola di politica di Walter Veltroni. “Non credo che la santa alleanza sia la soluzione. È più importante preoccuparsi di quali idee si hanno per l'Italia”, dice Renzi, mettendo in guardia dalle “ammucchiate”. “E' giusto tenere aperta la strategia di scontro col governo ma va rivista la strategia della grande alleanza e va accentuato il messaggio che il Pd manda al paese per creare un'alternativa prima nel paese e poi nelle alleanze politiche”, conferma Chiamparino. Rammentando che “se si vuole cambiare epoca politica e andare oltre il berlusconismo bisogna convincere che c'e' un'alternativa credibile''. Suggestioni sulle quali Renzi ha avuto modo di soffermarsi registrando l’intervista concessa alla trasmissione “Matrix”. Per il sindaco di Firenze, occorre, da parte del Pd, “dire agli italiani che cosa vogliamo fare quando l'attuale premier andrà a casa. Dobbiamo costruire un'altra realtà politica fatta di progetti senza l'ossessione di Berlusconi e del berlusconismo''. Secondo Renzi, la raccolta di firme per chiedere le dimissioni di Berlusconi è stata “inutile”. Ma sul suo futuro politico Renzi sgombra subito il campo da ogni illazione: "A Firenze si vota nel 2014" e perciò è esclusa ogni ipotesi di una sua candidatura a premier in caso di elezioni politiche che si terranno nel 2013, poi rassicura: "Il mio partito è il Pd e lotto perche' perda la tradizione di perdere le elezioni e le vinca". "Non sono un marziano, non sono un eretico, ho solo ricordato – ha spiegato il sindaco ‘rottamatore’ - che c'e' una norma dello statuto che prevede il tetto di tre mandati, mentre c'e' gente che in Parlamento ci ha fatto crescere le ragnatele”. Per Renzi, inoltre, il Pd spesso racconta “un'Italia triste e i nostri in tv sono tristi e polemici". Ma anche Giulio Tremonti - aggiunge Renzi - è piuttosto 'deprimente' in tv: "Sono due anni che va in tv a dire che in fondo, nella crisi ci e' andata bene, visto che non abbiamo fatto la fine della Grecia. Ma scherziamo? Paragonare l'Italia alla Grecia e' come mettere a confronto una squadra di serie A con il Pergocrema...". Quanto a Romano Prodi, “ha lasciato la politica ed e' tornato a fare le sue cose. Non credo che tornera' indietro''. Altrimenti “la politica diverrebbe una saga infinita”, se si riproponesse il duello Prodi-Berlusconi.
Renzi punge anche le simpatie per Gianfranco Fini manifestate da esponenti Pd: "Troppe volte i nostri rincorrono gli anti-berlusconiani dell'ultima ora. Come Fini: ma che c'azzecca Fini con noi? Lui e' un'altra storia. Noi non dobbiamo rincorrerlo". L’affondo verso il Fli prosegue: “''Non ne possiamo più di nuovi partitini. Non sopporto - spiega Renzi - chi esce da un partito per fondarne un altro più piccolo, perché costoro dovrebbero avere la dignità di liberare la seggiola''. Al Pd, Renzi chiede ancora di non sbagliare il “calcio di rigore” a disposizione: “Far vedere che la grande riforma liberale di Berlusconi è stata smarrita. Bisogna attaccarlo non per quello che fa di notte, ma per quello che non fa di giorno. Dobbiamo dire che quello che non ha fatto. Aveva promesso l'abolizione delle province? Non lo ha fatto dopo il no della Lega. Aveva promesso il taglio della spesa pubblica? Non lo ha fatto. Anzi. Sapete quanti soldi ha dato il governo Berlusconi al comune di Catania per ripianare il debito del sindaco Scapagnini, che tra l'altro è il medico del premier? 120 milioni di euro. Cosi', glieli ha regalati. E la Lega è stata zitta e muta. Se si affronta il problema del Sud dando i soldi al medico personale di Berlusconi, o ai ‘responsabili’ in Parlamento, non si è credibili. E il centrodestra non lo è. Noi su questo dobbiamo battere e dire: loro non sono stati capaci di farlo, ora lo facciamo noi".
(spk) 09 Marzo 2011 19:34

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