domenica 29 gennaio 2012
POL - Pd, Bersani propone un nuovo Ulivo e una Alleanza per la democrazia Aperture da sinistra radicale e Verdi. Pdl: Di nuovo un'ammucchiata antiberlusconiana
Roma, 26 ago (Il Velino) - Ipotesi di governo tecnico e “nuovo Ulivo nel quadro di una "Alleanza per la democrazia". Sono questi i temi trattati da Pier Luigi Bersani in una lettera pubblicata su La Repubblica. A due giorni dalla missiva di Walter Veltroni al Corriere della Sera, in cui l'ex sindaco di Roma aveva chiesto al Pd di non imbarcarsi in una "santa alleanza" pur di sconfiggere Silvio Berlusconi, adesso è sceso in campo direttamente Bersani. Il quale sconfessa le proposte di Veltroni, e spiega la sua idea per battere il centrodestra. Partendo da un'analisi, a suo dire, della situazione: “Il consenso per Berlusconi è ancora largo, - scrive il segretario del Pd - ma il rapporto fra parole e fatti e fra promesse e realtà diventa sempre più labile anche nella percezione dei ceti popolari. Vengono alla luce degenerazioni corruttive che vivono all'ombra di un potere personalizzato”. E ancora: "Rendendoci disponibili oggi ad un governo di transizione - spiega Bersani - non cerchiamo né scorciatoie né ribaltoni. Sfidiamo piuttosto la destra a riconoscere la realtà e ad ammettere l'impossibilità di andare avanti con l'attuale esperienza di governo”. Per Bersani, bisogna perciò correggere la legge elettorale e tornare al voto al più presto, senza considerare tutto questo un tradimento del mandato elettorale o uno strappo costituzionale. In caso di elezioni, poi, Bersani propone la creazione di “un'alleanza democratica per una legislatura costituente” che “potrebbe coinvolgere anche forze contrarie al berlusconismo che in un contesto politico normale (come già avviene in Europa) avrebbero un'altra collocazione”. Ed è partendo da questa tesi che Bersani sostiene la necessità di dar vita ad “un percorso comune delle forze di centrosinistra” che ponga fine all’esperienza dell’Unione, ma prenda semmai “la forma e la coerenza di un nuovo Ulivo. “Un nuovo Ulivo – conclude Bersani - in cui i partiti del centrosinistra possano esprimere un progetto univoco di alternativa per l'Italia e per l'Europa e mettersi al servizio di un più vasto movimento di riscossa economica e civile del Paese. Dunque, un nuovo Ulivo ed una Alleanza per la democrazia”.
A stretto giro di posta è arrivata la risposta dal Pdl. In un audiomessaggio ai Promotori della Libertà, è lo stesso Berlusconi a osservare che in questa estate (che “passerà alla storia per il ritorno alla vecchia politica del teatrino”) “i politici di professione e i loro giornalisti di riferimento discutono tra loro di ammucchiate fuori del tempo. Come si può pensare, nell’anno di grazia 2010, a resuscitare alleanze dal collante incerto, dai programmi ancora più incerti, dalle prospettive addirittura incertissime?”. A seguire la stoccata del portavoce del Pdl Daniele Capezzone: “Bersani – ha ribadito - ripropone la solita vecchia logica, il solito schema stantio, e cioè un'ammucchiata in salsa antiberlusconiana, che unisca tutto e il contrario di tutto”. Una proposta, ha ricordato il portavoce del Pdl, che “gli italiani hanno ripetutamente bocciato”. “È avvilente – ha aggiunto - che, dopo mesi di silenzio, il leader del Pd che aveva vinto il congresso su una linea riformista non sappia trovare altro che riscaldare la solita minestra". In serata è arrivata la risposta del segretario democratico a Berlusconi: “Adesso no, adesso basta – ha detto parlando con i cronisti a Pontelagoscuro -. La mia è una proposta politica chiara e precisa. La sua, è un'ammucchiata”, dove “si manganellano tutti i giorni”. Ad ogni modo, la lettera di Bersani ha acceso il dibattito anche all’interno del Pd. Secondo il presidente del Pd Rosy Bindi, “Bersani restituisce credibilità e forza alla nostra alternativa con lo stesso respiro dell'idea originaria dell'Ulivo”. Un plauso è arrivato dal prodiano Franco Monaco (che l’altro giorno aveva criticato la lettera di Walter Vetroni): “Il nuovo Ulivo è la strada giusta”. E ha ricordato come da parte di Bersani ci sia “il proposito di riprendere il filo del progetto dell'Ulivo di Prodi, di segnare una discontinuità rispetto alla linea veltroniana di una velleitaria autosufficienza del Pd e con la convinzione che la politica delle alleanze era nel dna dell'Ulivo e deve esserlo anche in quello del Pd”.
Monaco ha suggerito a Bersani di muoversi “nel perimetro più largo possibile”, senza escludere nessuno dal nuovo Ulivo, nemmeno l’Udc. Secondo il senatore democrat Vincenzo Vita c’è qualche lacuna nella missiva del segretario. “L'attenzione ai potenziali schieramenti dell'alternativa – ha osservato - sembra prevalere sui contenuti effettivi su cui battersi”. Francesco Boccia, deputato Pd, ha definito il percorso indicato nella lettera “coraggioso e moderno, tiene conto delle nuove sfide, disegna alleanze inedite e parte da certezza politica di fondo: la centralita' del Pd''. Per Sergio D'Antoni “la priorità” è “far tornare a casa una volta per tutte il Cavaliere”. D’accordo, ma con qualche precisazione, anche Enrico Gasbarra. Il quale ha ammonito: “Il nuovo Ulivo non deve finire dentro una matrioska”. E “al primo posto deve valere il dogma dell’unità”. D’accordo con Bersani anche il vicepresidente del Senato Vannino Chiti, che ha chiesto anche una nuova legge elettorale. Aperture al segretario del Pd sono arrivate anche dalla sinistra. Paolo Ferrero, segretario del Prc-Federazione della sinistra, dopo aver premesso che “il nostro progetto politico non è un nuovo Ulivo, ma quello di unire tutta la sinistra di alternativa”, ha lasciato la porta aperta: “Questa diversità di progetti politici – ha detto - non toglie però nulla alla necessità che tutte le forze democratiche si presentino unite alle prossime elezioni”. Diretto il leader dei Verdi Angelo Bonelli. "Chiamare alla coesione e all'unità tutte le culture politiche – ha argomentato - significa archiviare la stagione dell'autosufficienza che tanti danni ha prodotto”. Stringato il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini: "Mi sembra positiva – ha dichiarato - l'intenzione di Bersani di assumersi la responsabilità di riorganizzare l'area della sinistra democratica”. Poi ha aggiunto che è “condivisibile anche per noi il tema di restituire ai cittadini la responsabilità nell'indicare i propri parlamentari”.
(spk/mlm) 26 ago 2010 11:20
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