Roma, 19 set (Velino) - A meno di una settimana dal congresso
del Partito democratico i sostenitori delle tre mozioni si mobilitano
freneticamente per battere a tappeto ogni circolo. Ieri il circolo Aurelio di
Roma, una ex sezione del Pci, dove ora si contano 368 iscritti, ha ospitato il
senatore Stefano Ceccanti e l’eurodeputato David Sassoli, in sostegno alla
candidatura di Dario Franceschini. L’incontro è stato l’occasione per discutere
dai due temi che più di tutti dividono l’attuale segretario da Pierluigi
Bersani, il suo principale sfidante: partito degli iscritti o partito aperto?
primarie si o primarie no? Il senatore Ceccanti ha infatti spiegato che non
sono in discussione né il manifesto dei valori né il codice etico, ma soltanto
lo statuto, in cui le primarie sono viste come luogo di massima apertura verso
l’intero elettorato di centrosinistra. L’onorevole Ceccanti ha spiegato che
l’esperienza delle primarie italiane sta facendo scuola anche all’estero:
“Questo sistema sarà adottato anche dal Partito socialista francese per la
scelta del candidato alle presidenziali in quanto in Francia storicamente gli
iscritti sono pochi e poco rappresentativi, ossia sono perlopiù gli
amministratori locali e gli insegnanti”.
Secondo Ceccanti si deve però evitare le primarie di coalizione così come sono state fatte a Firenze e così come si vorrebbero fare a Napoli per ricandidare Bassolino a sindaco. “Non si deve tornare indietro con governi che durano un anno raccattando Mastella o altri per avere dieci voti in più. In questo modo si cede all’idea che i governi si fanno dopo il voto”. Per Ceccanti, infatti, se si include l’Udc in una ipotetica grande coalizione anti-Berlusconi si sarà soggetti al suo ricatto quando si tratterà di riformare la legge elettorale in quanto questa imporrà una legge che le consenta di continuare di applicare la politica dei due forni.
E anche David Sassoli, dopo aver raccontato la sua esperienza di
eurodeputato, sempre sul tema dell’alleanza con l’Udc, ha sottolineato come:
“scommettere sull’Udc e sul grande centro significa indebolire il Partito
democratico. Si deve invece recuperare quell’elettorato che abbiamo perso per
rabbia e per poca passione, ma che non è andato a rafforzare l’altra parte”.
(spk) 19 set 2009 11:56
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