venerdì 20 aprile 2012

No B-day 2. Il flop della politica di piazza


 
di Francesco Curridori

mercoledì 06 ottobre 2010

Un flop annunciato. La manifestazione no-B day2, tenutasi sabato a Roma, a stento ha raggiunto i diecimila partecipanti, molti di meno rispetto a quella tenutasi nel 2009. Nel momento in cui il premier Silvio Berlusconi deve far fronte agli intrighi di palazzo la piazza si riempie sempre di più per lui e sempre meno contro di lui. Le alchimie politiche e le ipotesi di governi tecnici sono stati spazzati via col voto di fiducia ottenuto in Parlamento. Almeno fino a marzo o aprile 2011, perché nulla impedisce che il clima politico porti a una primavera alquanto burrascosa.
Non è dato sapere se il governo cadrà né se questo avverrà per colpa di Fini o perché la Lega vuole le urne, ma di certo non saranno le sommosse di piazza a scalfire il consenso del premier. È inoltre risaputo che il popolo di centrodestra non è un popolo che spreca il proprio tempo a sbraitare contro l'avversario, ma più che altro per acclamare il proprio leader. Insomma il proverbio «piazze piene ed urne vuote» si addice sempre di più al centrosinistra e ai movimenti a sinistra del Partito democratico. Si dovrebbe iniziare a parlare di «piazze vuote ed urne...pure». Sinistra e libertà di Nichi Vendola è accreditato al 6 per cento nei sondaggi, ma per il resto c'è il deserto. I Verdi e Federazione della sinistra (ex Rifondazione Comunista e Pdci) sono ormai usciti dal panorama politico italiano. Le uniche formazioni puramente antiberlusconiane di rilievo sono l'Italia dei Valori e il Movimento delle cinque stelle di Beppe Grillo che però non sembrano più uniti come prima. Nella Woodstock di Cesena delle scorse settimane il comico genovese, e soprattutto il popolo che lo segue, hanno chiaramente fatto capire che non intendono schierarsi né a destra né a sinistra. Antonio Di Pietro, invece, restando nel centrosinistra, vorrebbe accreditarsi come uomo di governo e di proposta, ma sia fuori che dentro il Parlamento non lancia che strali di protesta.

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